Un msacchino oggi vescovo

Testimonianza di S.E. Mons. Bruno Forte, msacchino di Napoli degli anni ‘60

Conobbi il Movimento Studenti di Azione cattolica negli anni in cui frequentavo il Liceo Sannazaro a Napoli. Fu un incontro importante: trovai ragazzi come me, che erano pieni della gioia e dell’entusiasmo della fede e desideravano animare il nostro liceo – un liceo pubblico, di tradizioni abbastanza laiche – con la luce e la bellezza della proposta cristiana. In quel momento della mia vita in cui il Signore preparava il mio incontro con Lui, e la scoperta della mia vocazione al sacerdozio, le varie iniziative cui partecipai e di cui mi feci anche un po’ promotore furono significative. Ricordo i cineforum che organizzavamo e che erano occasione di dibattere i grandi temi della vita, del suo senso, del dolore e della gioia, dell’amore e della passione per la giustizia. Eravamo alle soglie del ‘68 e il fermento delle idee era grande, come pure grande era lo slancio con cui ci impegnavamo da credenti. Il rispetto dell’altro e lo spirito di dialogo e di testimonianza serena erano una caratteristica delle nostre attività. Credo che anche per questo esse attiravano anche ragazzi non credenti o in ricerca. Anche grazie a questa esperienza – in cui si respirava l’aria del Concilio Vaticano II, per merito soprattutto degli assistenti – la visione della fede cui mi sono aperto è stata sempre propositiva e serena, aperta all’ascolto di tutti e desiderosa di dialogo con ogni posizione. Libertà, fede umile e convinta, dialogo erano linee portanti di quel cammino: perciò, forse, a distanza di anni una delle prime iniziative che ho preso nell’Arcidiocesi di cui sono Pastore è stata quella di lanciare il MSAC. La memoria si è fatta così profezia. E l’augurio che oggi faccio a tutti gli studenti di AC è che essi siano sentinelle della speranza, fedeli alla Chiesa e innamorati di Gesù, unica vera bellezza, in dialogo con tutti, in spirito di servizio e di testimonianza verso tutti.

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