Gli anni del MSAC femminile

INTERVISTA DI GIANDIEGO CARASTRO ALLA PROFESSORESSA ANGELA MARIA LA PORTA, delegata nazionale studenti per la GF anni ‘50

DOMANDA

Buona giornata, professoressa. Le porto i saluti di Saretta Marotta, siciliana come lei, attuale segretaria nazionale del Movimento. Cosa ricorda dei suoi anni nel MSAC femminile?

RISPOSTA

Ricordo con piacere gli anni dell’impegno nel Movimento Studenti femminile. Negli anni ’50, all’interno del Consiglio della Gioventù Femminile, nacque la sensibilità di rivolgersi alle studentesse con una attenzione peculiare, così come si faceva per le lavoratrici, le rurali. Io fui chiamata ad impostare il Movimento studenti femminile. Il Movimento studenti femminile era saldamente inserito nella Gioventù femminile.

La sede nazionale era presso la Domus Mariae.

DOMANDA

Chiara Lubich faceva parte del Movimento Studenti di Trento a fine anni 30. Avevate memoria di questo dato?

RISPOSTA

No. All’epoca non si conosceva ancora molto il carisma di Chiara Lubich.

DOMANDA

Don Giussani nel 1954 viene nominato assistente femminile del MSAC di Milano. Avevate memoria di questo dato?

RISPOSTA

No. Non avevamo legami con don Giussani.

DOMANDA

Quale era il metodo del vostro lavoro? Ricorda il nome di altre studentesse che lavorano con lei.

RISPOSTA

Eravamo legati al metodo della Revisione di Vita. Poi, quando era necessario, andavo anche ai convegni organizzati dalle diocesi. E’ passato così tanto tempo che non ricordo le località e i temi. Me ne scuso.

DOMANDA

Non si preoccupi. Cosa ricorda dell’impegno delle studentesse per la riforma della scuola?

RISPOSTA

Ricordo che lavoravamo gomito a gomito con l’UCIIIM e con il prof. Gesualdo Nosengo. Il lavoro comune non impediva di avere posizioni distinte, ad esempio, sulla questione se il Latino dovesse rimanere materia obbligatoria oppure essere trasformate in facoltativa.

DOMANDA

Livio Pescia, Emilio Butturini ricordano che negli anni 60 iniziavano i percorsi comuni tra studenti e studentesse di ACI.

RISPOSTA

Esattamente. Il Movimento femminile che ho frequentato io era distinto dal ramo maschile e si lavorava insieme a livello di ufficio centrale , ma le riunioni nelle diocesi erano distinte per sesso. Ricordo i nomi di Camillo Moser, Amedeo Postiglione di Salerno, Livio Pescia, Emilio Butturini.

DOMANDA

Lei ha insegnato tanti anni a Roma, come docente di Italiano e Storia all’ITC Alberto Ceccherelli. Cosa le ha insegnato il MSAC?

RISPOSTA

Devo molto all’impegno apostolico del MSAC, che era moralmente fondato nella spiritualità dell’Azione Cattolica.

17 maggio 2010

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