Testimonianza di Enrico Letta, msacchino di Pisa anni ‘70
Devo tale e tanta gratitudine al msac che l’occasione del  centesimo anniversario della sua fondazione mi da innanzitutto gioia. Il msac ha  significato per me l’inizio di un impegno nella societa’ che ha poi, in forme  diverse (e con alterne fortune), accompagnato la mia vita finora. Grazie al msac  ho scoperto la parola “impegno” e ho capito quanto si impara a stare con gli  altri, quanto contano le relazioni e lo scambio di idee.  Ho incontrato il msac  a scuola, alla fine della quarta ginnasio a Pisa nel 1981. E da quel momento in  poi per tutto il periodo scolastico ne ho vissuto i livelli diocesano, regionale  e nazionale con l’entusiasmo e l’ interesse degli anni della scuola superiore.  Gli anni delle speranze, delle incertezze, dei timori. Della scoperta di se  stesso, degli altri e della societa’. Questa scoperta la devo in gran parte  al  msac e grazie ai tanti amici che ho conosciuto in quegli anni. Per me e’ stata  una ricchezza ineguagliabile. E son convinto di cio’ ancor di più’ quando vedo  la quantita’ di persone che esprimono sensazioni simili a quello che mi porto  dietro da quando ho incontrato il msac a scuola. So che e’ un discorso che non  si dovrebbe fare, perche’ i figli non devono essere spinti dai genitori a fare  le loro stesse esperienze. Ma confesso che mi farebbe molto piacere se i miei  tre bimbi  alle superiori potessero incontrare un luogo bello e sano come quello  che e’ stato il msac per me.




